Turista sul treno in montagna
Turismo

Gestire i flussi turistici e riorganizzare i trasporti e i servizi per il turismo

Obiettivo

Ottimizzare i servizi e le infrastrutture per il turismo per favorire i nuovi flussi turistici e la diversificazione delle pratiche turistiche

Contesto

In seguito ai cambiamenti climatici, si prevede una diversa distribuzione dei flussi turistici con una riduzione delle presenze in inverno, legata alla riduzione delle nevicate, al ritiro del livello della neve in quota, alla riduzione della permanenza della neve al suolo, e a un aumento di presenze durante l'estate, legato al miglioramento delle condizioni meteorologiche estive del mondo alpino (soprattutto freschezza in media altitudine) e al sensibile aumento delle temperature nelle città e nei fondovalle, che rende la montagna una destinazione turistica interessante.

È importante sviluppare la capacità di adattamento delle destinazioni turistiche attuando la pianificazione dello sviluppo sostenibile e raggiungere una progressiva diversificazione delle pratiche turistiche mirate verso un «turismo 4 stagioni», valorizzando la primavera e l'autunno, senza contribuire agli squilibri climatici e senza alimentare alcun effetto di saturazione di alcune destinazioni, o di alcuni luoghi precisi di una destinazione.

È necessario, quindi, rivedere la gestione dei flussi turistici e, di conseguenza, dei trasporti, adeguando la rete della localizzazione dei servizi in funzione dei nuovi periodi vuoti e di sovraccarico delle frequentazioni turistiche.

Aspetti di governance

Creare un'offerta turistica resiliente mediante l'elaborazione di una strategia turistica sostenibile che tenga conto in modo integrato dell'impatto del turismo sulle risorse naturali e sugli ecosistemi (la pressione sulle risorse idriche locali, la perturbazione della fauna selvatica...), le emissioni dei gas effetto serra (legate in particolare ai trasporti) e l'accesso di tutti alle attività turistiche.

Adattare e diversificare le attività turistiche per evitare di dipendere da un'unica attività che potrebbe essere minacciata dal cambiamento climatico.

Studiare una strategia per promuovere i territori e le località meno conosciute e incoraggiare il turismo lento (perché le zone del territorio meno apprezzate dai turisti non si scoprono in un breve lasso di tempo: bisogna prevedere tempi lunghi).

Promuovere procedure di etichettatura che valorizzino, dal punto di vista turistico, gli approcci del territorio verso una maggiore sostenibilità (certificazioni ecologiche ed energetiche).

Creare un'offerta globale di mobilità sostenibile legata al turismo, sostenendo e promuovendo la multimodalità per spostarsi sul territorio (facilitare l'accesso alla località e all'interno del territorio - attività/alloggi - attraverso i trasporti pubblici).

Formare e sensibilizzare alle pratiche sostenibili gli operatori turistici (sviluppando, ad es. un programma di formazione per la riduzione delle emissioni di gas effetto serra, dei consumi energetici e per la protezione dell'ambiente, promuovendo nel contempo la condivisione delle buone pratiche).

Punti deboli e opportunità

Schede delle buone pratiche già adottate

Obblighi per l'attuazione in Valle d'Aosta

Aspetti di governance

È opportuno aggiornare, tenuto conto del cambiamento climatico, gli articoli 27-«Stazioni e località turistiche», 28-«Destinazioni e circuiti turistici», 29-«Attrezzature e servizi per il turismo» del titolo III «Norme per settori2 dei NAPTP integrando obblighi per l'attuazione di diagnosi di vulnerabilità per parti del territorio in cui le sfide turistiche sono destinate a cambiare radicalmente (Ci sono anche molte indicazioni che sono valide anche per quanto riguarda il cambiamento climatico).
Prevedere obblighi per l'aggiornamento dei programmi di sviluppo turistico dei comuni dal punto di vista del cambiamento climatico e della diversificazione.
Prevedere che i suddetti programmi siano ripartiti tra comuni vicini per garantire la creazione di una rete.

Aspetti normativi

È necessario integrare le nuove indicazioni regolamentari negli strumenti di pianificazione (GWP) rispettando le procedure di costituzione, adozione e approvazione delle varianti negli strumenti di pianificazione a livello comunale, di cui al titolo III della LR11 98 e il quadro giuridico degli spazi non strutturati, di cui al titolo V della LR11 98.

Raccomandazioni per l'attuazione in Vallese

Questa azione è pertinente, ma il Cantone non incoraggia un calo dei flussi turistici e preferisce un riequilibrio degli stessi attraverso un aumento della frequentazione nelle altre stagioni. Questa azione è in linea con le misure e gli obiettivi di diverse schede del piano direttore cantonale, della legge sul turismo e di quella sull'incentivo degli impianti di risalita. Inoltre, il programma di attuazione (PMO) della nuova politica regionale (NPR) del Canton Vallese 2020-2023, che sarà pubblicato prossimamente, definisce orientamenti strategici destinati ai comuni e alle imprese turistiche per «migliorare la capacità concorrenziale e il valore aggiunto generato dall'attività turistica», in particolare mediante lo sviluppo di nuovi modelli di business che tengano conto degli effetti del cambiamento climatico (turismo 4 stagioni). In questo contesto, il Cantone e la Confederazione mettono potenzialmente a disposizione risorse finanziarie per sostenere progetti attraverso la NPR. Infine, per i comuni, questa azione evidenzia la complementarità e il coordinamento necessario tra offerta di trasporti e sviluppo e promozione di un turismo sostenibile, diversificato e resiliente ai cambiamenti climatici, due temi di loro competenza.
Pertanto, attraverso i loro orientamenti strategici e il loro sostegno a progetti pilota, il Cantone e la Confederazione incoraggiano i comuni a tener conto delle misure proposte da questa azione nella loro politica di sviluppo territoriale e turistico. I comuni possono in particolare elaborare, in collaborazione con gli operatori turistici locali, le linee direttrici della politica locale del turismo e coordinarle con le azioni comunali di sviluppo; possono inoltre adattare il loro regolamenti edilizi e di zonizzazione (PAZ).

Trasporti
Gli spostamenti con trasporti pubblici urbani (comunali e intercomunali) sono di competenza organizzativa e finanziaria dei comuni o degli agglomerati interessati. Il ruolo del Cantone è quello di garantire un buon coordinamento tra i vari trasporti pubblici, assicurandosi in particolare un impegno ottimale delle risorse finanziarie e tecniche.
Le schede del piano direttivo cantonale pertinenti per questa azione sono le schede D1, D2 e D6.

Turismo:
I comuni elaborano, in collaborazione con gli operatori turistici locali, gli orientamenti della politica turistica locale e li coordinano con li piani comunali di sviluppo. Garantiscono inoltre il necessario coordinamento della pianificazione dell'urbanizzazione, dei trasporti e delle infrastrutture, con un piano generale intercomunale, ove necessario. 
Le schede del piano direttiore cantonale pertinenti per questa azione sono le schede B1, B2, B4 e B6.

Certificazione ecologica:
Il Cantone incoraggia i comuni, le imprese e gli operatori turistici ad avviare processi di certificazione, in particolare via Valais Excellence e il marchio Valais che sono parte integrante della politica turistica cantonale. Infatti, secondo le norme ISO 9001 e 14001, il marchio Valais Excellence permette alle imprese certificate di garantire prestazioni efficienti e rispettose dell'ambiente, pur avendo un approccio civico verso la popolazione (residente e turistica). Per informazioni sulla certificazione fare riferimento a Valais Excellence e il marchio Valais.

Documenti e link utili

Turismo 

Trasporti 

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