
Preservare e valorizzare la continuità ambientale e gli spazi naturali
Obiettivo
Salvaguardare la biodiversità
Contesto
Lo sviluppo dell'urbanizzazione, delle infrastrutture lineari e di pratiche di gestione delle risorse naturali sfavorevoli alla biodiversità, l'eccessivo sfruttamento delle risorse naturali (turismo e settore idroelettrico) hanno provocato una forte pressione sugli spazi naturali, una riduzione delle superfici degli habitat naturali e talvolta il loro isolamento. A causa delle avversità atmosferiche e degli effetti nocivi (forte predazione, malattie, mancanza di cibo, trasformazione/distruzione degli habitat) che aumentano il confinamento delle specie animali o vegetali in un sito troppo ristretto, si rischia la loro estinzione locale. Per preservare la biodiversità, lottare contro gli effetti della frammentazione e favorire un progressivo adattamento delle specie al riscaldamento climatico, è necessario ricorrere alla conservazione e alla valorizzazione delle continuità ecologiche e alla protezione degli spazi naturali rilevanti nonché della fauna e della flora.
Aspetti di governance
È necessario:
- migliorare l'integrazione della conservazione della biodiversità, delle risorse naturali e degli ecosistemi nella pianificazione del territorio ad ogni livello;
- formulare gli orientamenti e le prescrizioni a livello comunale;
- ammettere la biodiversità nelle politiche turistiche che raccomandano infrastrutture e servizi rispettosi della natura;
- sensibilizzare e coinvolgere con azioni di scienza civile tutti gli attori interessati (eletti, agricoltori, gestori di infrastrutture, abitanti, proprietari terrieri, turisti) alla conservazione e al ripristino delle continuità ecologiche (corridoi ecologici, Trame verte et bleue).
Aspetti normativi
- Integrare, ove necessario, il sistema normativo sovralocale (regionale, cantonale, ...) e locale con l'obbligo di identificare e cartografare gli spazi che svolgono il ruolo di corridoio ecologico e di garantirne la pubblicazione:
- delimitare la continuità ecologica sul territorio e indicare le sfide legate alle altre tematiche di sviluppo;
- diseganre mappe che rappresentino le continuità ecologiche identificate;
- individuare, nelle zone urbane, i terreni coltivati e gli spazi non edificati necessari al mantenimento delle continuità ecologiche da proteggere e non edificabili;
- preservare e migliorare la permeabilità degli spazi agricoli e forestali;
- individuare serbatoi di biodiversità complementari da precisare nel quadro del lavoro su scala locale e da preservare;
- precisare l'uso, la gestione e lo stato di conservazione degli ecosistemi;
- inserire la tutela, il ripristino e la perennizzazione delle continuità ecologiche nell'elaborazione o nell'evoluzione dei piani urbanistici in linea con le questioni riguaranti lo sviluppo del territorio;
- controllare l'evoluzione e la qualità degli spazi naturali;
- sviluppare il territorio per un turismo più sostenibile e adattare le strategie turistiche ai piani di utilizzo dello spazio e del suolo :
- canalizzare le attività turistiche limitando il numero di visitatori nelle zone ecologicamente sensibili;
- proteggere le zone isolate dai grandi flussi turistici preservando e creando un numero sufficiente di spazi ricreativi di prossimità;
- creare nuovi ecosistemi (ad es. zone umide...) recuperando vecchie cave o spazi degradati;
- stabilire misure compensative volte a ripristinare o ricreare un ambiente naturale in luoghi dove progetti di sviluppo o di infrastrutture abbiamo creato un danno alla biodiversità.
Aspetti tecnici
Prevedere nei regolamenti edilizi:
- le siepi e boschetti di specie locali piuttosto che le recinzioni;
- la creazione di aperture a filo terreno nei muri esistenti e attraverso le recinzioni eliminando delle maglie (30 cm per lato è la misura ideale);
- la vegetalizzazione dei bordi dei sentieri, dei muri e delle recinzioni per permettere ad aclune specie di arrampicarsi (riccio, scoiattolo, ecc. );
- vegetalizzare i fiumi;
- la creazione di frange laterali secche sotto i ponti;
- la creazione di margini tra un ambiente naturale e una strada a grande traffico;
- la presenza di dispositivi di sicurezza destinati a garantire la protezione delle specie durante la migrazione (barriere che indirizzano gli animali verso i passaggi di sicurezza, ecc.);
- la presenza di vie di fuga per la fauna nei bacini artificiali;
- la riduzione dell'inquinamento luminoso;
- la creazione di corridoi biologici:
- pozze temporanee
- fossati
- siepi
- ecodotti per anfibi
- corridoi bui senza illuminazione
- la creazione di passaggi faunistici:
- piccole condutture sotto le strade (ecodotti per anfibi),
- torrenti artificiali (passaggi per i pesci),
- passerelle verdi sopra le strade,
- passaggi in galleria.
Punti deboli e opportunità
Punti deboli
Carenza di fondi per il monitoraggio e la gestione della rete ecologica.
Opportunità
- Migliorare la qualità della vita nelle aree urbane e rurali e l'attrattività del territorio.
- Valorizzazione del patrimonio naturale ed edificato preservando gli elementi caratteristici del paesaggio.
- Riduzione della frammentazione e della vulnerabilità degli spazi naturali.
- Tutela della biodiversità.
- Agevolazione degli scambi genetici necessari alla sopravvivenza delle specie della fauna e della flora selvatiche.
Schede delle buone pratiche già adottate
-
Le schéma régional de cohérence écologique (SRCE) Rhônes Alpes (documento in lingua francese)
-
Trame verte et bleue Rhônes Alpes (documento in lingua francese)
-
Plu de Barraux (Isère-FR) (documento in lingua francese)
-
La Charte du Parc National des Écrins (documento in lingua francese)
-
Les orientations nationales pour la préservation et la remise en bon état des continuités écologiques (documento in lingua francese)
-
Les corridors écologiques (documento in lingua francese)
-
Conception cantonal de la protection de la nature et du paysage, des bureaux Drosera, Werner et BINA (documento in lingua francese)
-
Fiche A.9 Protection et gestion de la nature - Canton du Valais (documento in lingua francese)
-
Fiche A.11 Réseaux écologiques et corridors à faune du Plan directeur cantonal du Valais (documento in lingua francese)
-
Réseau écologique cantonal pour la plaine du Rhône (REC), 2009 (documento in lingua francese)
Obblighi per l'attuazione in Valle d'Aosta
Aspetti di governance
I Comuni devono integrare le nuove indicazioni regolamentari individuate dalla rete ecologica regionale secondo la Legge regionale n. 8/2007 (Rete della connettività ecologica in definizione per la Regione autonoma Valle d'Aosta) e contenute nelle «aspetti normativi» e «aspetti tecnici» della descrizione dell'azione negli strumenti di pianificazione (GWP e regolamento di costruzione).
Aspetti normativi
I Comuni devono inserire negli strumenti di pianificazione (GWP e regolamento di costruzione) le nuove indicazioni regolamentari individuate dalla rete ecologica regionale, conformemente alla legge regionale n. 8/2007 (Rete della connettività ecologica in via di definizione per la Regione autonoma Valle d'Aosta) e contenute negli «aspetti normativi» e «aspetti tecnici» della descrizione dell'azione.
Raccomandazioni per l'attuazione in Vallese
I corridoi ecologici sono di competenza del Cantone. Tuttavia, sulla base della pianificazione cantonale, i comuni possono integrare le varie reti ecologiche e i corridoi faunistici negli strumenti di pianificazione comunale. Esse possono così adattare i loro regolamenti edilizi e di zonizzazione per regolamentare le costruzioni (aspetti tecnici) ma anche il loro piano di assegnazione di zone per definire le zone protette (aspetti normativi).
Documenti e link utili
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Altre azioni legate

Obiettivo
Riconoscere e monitorare i rischi legati ai cambiamenti climatici

Prescrivere la presenza della vegetazione e dell'acqua in città
Obiettivo
Migliorare e garantire il benessere umano nelle aree edificate