Contesto

In seguito ai cambiamenti climatici che provocano la riduzione delle nevicate, l'innalzamento del limite della neve in quota, la riduzione della permanenza della neve al suolo, si prevede che il turismo invernale legato allo sci sarà limitato ad alcuni siti più propizi (in particolare quelli situati ad altitudini più elevate).

Tuttavia, nelle Alpi, il turismo estivo può trarre vantaggio dal cambiamento climatico, grazie al miglioramento del clima estivo e al prolungamento della stagione. A questo si aggiunge il fatto che le temperature tendono anche ad aumentare negli agglomerati delle Prealpi. Ci si può quindi aspettare che le Alpi conoscano una netta crescita di interesse come rifugio dalla calura estiva.

Si assiste allo slittamento delle stagioni: spesso la neve è assente a novembre/dicembre mentre è sempre possibile sciare ad aprile/maggio, le condizioni delle vie di arrampicata sono spesso più favorevoli a settembre/ottobre che ad agosto. Occorre quindi fare in modo che le infrastrutture siano disponibili anche nel periodo infrastagionale (impianti di risalita, rifugi, ecc.) e/o prolungare la stagione (nuove pratiche/abitudini da adottare, anche se le vacanze scolastiche scandiscono le stagioni).

Risulta quindi importante sviluppare la capacità di adattamento delle destinazioni turistiche tramite una graduale riorganizzazione dei percorsi (equestri, mountain bike, escursioni) e mediante l'introduzione di nuove attrezzature per il turismo all'aperto «turismo 4 stagioni».

Aspetti di governance

  • Mirare alla coerenza della pianificazione con i territori limitrofi;
  • valorizzare la mobilità sostenibile ricreativa e gli itinerari a piedi;
  • migliorare la sicurezza degli spostamenti non motorizzati e sviluppare la mobilità sostenibile in alternativa agli spostamenti motorizzati;
  • mirare alla creazione di un pacchetto sostenibile che combini diversi tipi di offerta di itinerari sin dall'entrata sul territorio interessato;
  • garantire la pianificazione, la segnaletica, la manutenzione e la manutenzione degli itinerari di mobilità sostenibile, limitando l'impatto sul paesaggio.

Aspetti normativi

  • Ogni sistemazione deve essere dimensionata in modo da limitare l'impatto sul paesaggio e sulla permeabilità degli ecosistemi (corridoi ecologici);
  • ogni impianto deve garantire la conservazione delle tracce del sistema agricolo tradizionale;
  • occorre identificare le parti del territorio in cui vietare la realizzazione di qualsiasi tipo di costruzione e di impianto, anche a carattere provvisorio;
  • limitare la realizzazione di nuove attrezzature, esclusivamente ove si rivelino necessarie.

Punti deboli e opportunità

Schede delle buone pratiche già adottate

Obblighi per l'attuazione in Valle d'Aosta

Aspetti di governance

Le indicazioni per le attrezzature ed i servizi turistici sono già state stabilite nell'arte. 29- del Titolo III "Norme per settore" dei NAPTP, ma occorrerà precisare meglio le caratteristiche dei nuovi percorsi per la mobilità dolce e prevedere di integrare questi aspetti nell'aggiornamento dei programmi di sviluppo turistico dei Comuni.

Aspetti normativi

Le nuove strutture turistiche e ricreative devono essere inserite, nel rispetto delle procedure di istituzione, adozione e approvazione delle varianti, negli strumenti di pianificazione a livello comunale di cui al titolo III della LR11 98 e nel quadro degli spazi non strutturali, di cui al titolo V della LR11 98, e mirare all'inserimento del repertorio delle attrezzature esistenti negli strumenti di pianificazione (GWP).

Occorre allegare ai regolamenti edilizi comunali dei documenti che specifichino gli orientamenti tecnici della mobilità sostenibile ricreativa e delle attrezzature turistiche.

Raccomandazioni per l'attuazione in Vallese

Questa azione è pertinente, ma il Cantone non incoraggia un calo dei flussi turistici e preferisce un riequilibrio dei flussi attraverso un aumento della frequentazione nelle altre stagioni. In effetti, il Cantone intende supportare il turismo sostenibile nel quale si inserisce la mobilità sostenibile ricreativa nel quadro della conservazione dell'ambiente alpino e del riequilibrio delle stagioni turistiche (turismo 4 stagioni). Il Cantone si è già dotato di una legislazione sugli itinerari di mobilità dolce ricreativa (LIML) e di un regolamento entrati in vigore il 1º gennaio 2012, nonché di una strategia Bicicletta e Mountain Bike nel 2017. Il servizio di sviluppo territoriale (SDT) è incaricato di elaborare i progetti guida e di stabilire la pianificazione dei diversi itinerari.

Tuttavia, è di competenza dei comuni stabilire i piani, l'assetto, la segnaletica e realizzare la manutenzione e la conservazione degli itinerari e delle opere ad essi collegate. I comuni possono così pianificare le loro reti tenendo conto dei tratti di mobilità dolce quotidiana in collaborazione con il cantone e intraprendere le misure di pianificazione necessarie (adeguamento del piano di assegnazione di zone e/o del regolamento edilizio comunale e di zonizzazione). Devono comunicare ogni itinerario sul loro territorio e omologarlo fornendo al Cantone i dati GIS conformi al modello cantonale. Il Cantone, attraverso il servizio mobilità, può assegnare sovvenzioni ai comuni per questi lavori. Se alcune vie sono incluse nell'Inventario federale delle vie di comunicazione storiche della Svizzera, possono anche chiedere un aiuto finanziario all'Ufficio federale delle strade.

Da notare che il Cantone consiglia ai comuni che desiderano istituire un itinerario di consultare Valais Wallis Promotion prima dell'avvio dell'appalto pubblico per assicurarsi che l'itinerario in questione faccia o entri a far parte della promozione turistica cantonale. La chambre valaisanne du tourisme e Valrando sono inoltre a disposizione dei comuni per sostegni e suggerimenti legati alla mobilità sostenibile ricreativa.

Documenti e link utili

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