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Caso pilota

Urbanistica ed edilizia sostenibile nel Comune di Courmayeur

Courmayeur
2019 – Oggi

Urbanistica ed edilizia sostenibile nel Comune di Courmayeur

L’obiettivo del caso pilota «Urbanistica ed edilizia sostenibile» nel comune di Courmayeur è stato quello di verificare concretamente come i principi e le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici possano essere applicati agli strumenti di pianificazione vigenti e alla gestione del territorio alla scala comunale.

Il gruppo di lavoro (archh. Cristina Bellone e Anna Fiou, ingg. Claudio Lucianaz e Luca Asiatici e dott. Agr. Andrea Bersi), che ha partecipato agli “ateliers tematci” transfrontalieri, ai lavori del gruppo tecnico scientifico GTS transfrontaliero e ha condiviso i relativi lavori con il gruppo WP 4, ha elaborato il progetto del caso pilota incrociando i risultati delle indagini condotte sul settore urbanizzato del territorio del comune di Courmayeur con le indicazioni tratte dal lavoro partecipato e con le liste di azioni e le schede delle buone pratiche contenute nella «boîte à outils».

Gli strumenti di pianificazione urbanistica, attualmente in vigore nel comune di Courmayeur, che sono stati analizzati e sui quali sono state fatte delle proposte di variazione e/o integrazione sono il il PRG, sia nella parte di organizzazione del territorio e la zonizzazione, sia nella parte delle disposizioni normative, le Norme Tecniche di Attuazione, il Regolamento Edilizio (RE) e il Piano di Sviluppo Turistico (PST)

Il gruppo di lavoro incaricato ha, come primo approccio individuato alcune aree caratterizzanti il territorio comunale su cui concentrare lo studio per affrontare il tema dell’edilizia sostenibile:

  • la porzione ubicata a ovest del Capoluogo più densamente edificata, in cui sono ricompresi sia edifici storici che edifici di epoca relativamente recente (1950), ubicata a cavalcioni tra la sottozona Ac1 e le sottozone Ba e Bd di espansione;
  • l’area individuata dal toponimo Plan-Chécrouit che ricomprende le sottozone di PRGC Af19, Af20, Eh9 et Eh10, con densità edilizia inferiore, ma caratterizzata da un’architettura rurale storica e da parecchie infrastrutture legate al turismo, soprattutto invernale relativo allo sci alpino, vocata oltre che all’agricoltura allo sport in ambito naturale.
Courmayeur carte

Analisi della situazione attuale

Queste due aree sono state oggetto di analisi dettagliata in particolare lo studio ha preso in considerazione i singoli edifici presenti e le loro aree di pertinenza.

La schedatura dei fabbricati campione scelti (in parte presso al capoluogo a cavalcioni tra le sottozone A e B, in parte in località Plan Checrouit) è stata ultimata durante l’estate del 2019. Gli edifici schedati sono 121 totali:

  • 85 presso il Capoluogo
  • 36 ubicati a Plan Checrouit.

Per tutti i fabbricati, ricompresi nelle aree di indagine scelte, sono stati raccolti i dati maggiormente significativi dal punto di vista dell’utilizzo, del pregio architettonico e paesaggistico,  della situazione strutturale ed energetica.

Tutti i dati raccolti sono stati inseriti in un database relazionale con un report per ogni fabbricato censito (fiches de collecte des bâtiments ).

La scheda di ogni immobile riporta i dati come la localizzazione, la tipologia e il grado di utilizzo, il valore architettonico, l’integrazione nel contesto, le caratteristiche strutturali, tipologiche, energetiche, le strategie presenti per la sostenibilità, la permeabilità delle aree di pertinenza.

Tutti i dati raccolti, rielaborati, sono stati sintetizzati in carte tematiche che hanno fornito una lettura complessiva della situazione attuale dell’edificato esistente e delle sue vulnerabilità.

Le carte tematiche elaborate per studiare e interpretare i dati raccolti sono le seguenti:

  • localizzazione delle aree di studio sulla cartografia regionale e sulle carte della zonizzazione comunale;
  • numerazione dei fabbricati censiti;
  • utilizzazione prevalente dei fabbricati;
  • età dei fabbricati;
  • valore storico e architettonico e inserimento ambientale dei fabbricati;
  • stato di conservazione dei fabbricati e individuazione di quelli su cui si è intervenuti recentemente;
  • situazione dei fabbricati dal punto di vista energetico;
  • situazione dei fabbricati dal punto di vista statico;
  • situazione dei fabbricati dal punto di vista dell’utilizzo di fonti rinnovabili;
  • situazione dei fabbricati dal punto di vista dei materiali utilizzati;
  • situazione della permeabilità dei suoli;
  • identificazione delle aree libere ancora disponibili a basso rischio idrogeologico.
L’immagine rappresenta una delle carte tematiche sviluppate, tutte le carte sono raccolte nella tavola di progetto: Cartes thématiques.
L’immagine rappresenta una delle carte tematiche sviluppate, tutte le carte sono raccolte nella tavola di progetto: Cartes thématiques.

Individuazione delle vulnerabilità

Le relazioni tra le azioni condivise, individuate dal progetto, (gruppo di lavoro Wp4) e i risultati emersi nelle carte tematiche sono state riassunte in una matrice, per alcune azioni sono stati integrati solo alcuni strumenti, per altre tutti quelli a disposizione; alcune azioni non sono state prese in considerazione all’interno del caso pilota in quanto non direttamente attinenti alla tematica oggetto di studio, si è comunque cercato di individuare anche per queste gli strumenti di pianificazione su cui si potrebbe intervenire.

Matrice organizzata

I risultati acquisiti dall’indagine hanno in sostanza confermato quello che era già apparso a prima vista: l’edificato esistente è ben lontano dal rispondere ai parametri necessari per affrontare le ricadute del riscaldamento climatico:

  • è sottoutilizzato (il 39% delle abitazioni sono utilizzate saltuariamente);
  • è obsoleto dal punto di vista strutturale (solo il 12% dei fabbricati si trovano in bassa vulnerabilità sismica), energetico (solo il 3% dei fabbricati sono in classe superiore a B) e ambientale (il 25% dei fabbricati non sono integrati nel contesto ambientale).

La maggior parte delle costruzioni recenti sono fuori scala e hanno consumato tutto o quasi completamente il territorio a disposizione, inoltre il tessuto urbano che ne è derivato non ha avuto nessun riguardo per la permeabilità dei suoli (il 17% dell’area analizzata è occupato da strade, il 33% dal sedime fabbricati e dagli interrati, solamente il 28% delle aree libere da costruzioni e viabilità ha una permeabilità >60%).

Si è stimato nell’ambito dello studio che migliorando le classi energetiche esistenti fino a raggiungere la classe B ci sarebbe una riduzione di emissioni in atmosfera di Co2 pari al 61%.

La matrice che mette in relazione le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici e alle vulnerabilità del territorio, inserite, nello specifico, negli strumenti di pianificazione è presente nella tavola di progetto Actions-vulnérabilité-planification.

Courmayeur, classe energetica

Integrazioni degli strumenti di pianificazione in vigore

La fase successiva del lavoro ha coinvolto i diversi strumenti di pianificazione vigenti mediante la loro integrazione mirata a dinamizzare il riutilizzo, il rinnovo tipologico e la trasformazione dell’edificato finalizzato alla riqualificazione energetica e alla sostenibilità ambientale, a sostegno del controllo dell'utilizzazione dei suoli.

Il gruppo di lavoro ha proposto alcune modificazioni agli strumenti di pianificazione vigenti del Comune di Courmayeur con la finalità di stimolare il recupero, il rinnovamento, la rigenerazione e la trasformazione dell’edificato, la limitazione dell’uso del suolo e soprattutto una riqualificazione sostenibile del tessuto edilizio. Una scelta è stata fatta a favore della limitazione dell’utilizzo del suolo e della riqualificazione energetica del patrimonio edilizi esistente , strategie che consentono di sviluppare una grande sostenibilità ambientale.

Tenuto conto che la principale debolezza degli strumenti di pianificazione è la loro staticità abbiamo cercato la soluzione nella creazione di uno strumento flessibile che si rinnova in continuazione. Per poter rendere flessibile lo strumento di pianificazione è necessario procedere con un monitoraggio periodico. Il monitoraggio periodico dello sviluppo territoriale è basato su indicatori di processo e di risultato in applicazione nelle norme territoriali vigenti, rispetto all’evoluzione degli scenari legati ai cambiamenti climatici per controllare e o valutare l’idoneità della pianificazione in vigore. I risultati del monitoraggio devono essere collegati con la revisione ciclica del Piano Regolatore e della sua Normativa.

Le azioni concrete sono state inserite in seno agli strumenti urbanistici oggetti di studio, tenendo conto che la pianificazione del futuro si occuperà sempre meno di crescita e di nuove costruzioni ma piuttosto nella coordinazione degli spazi disponibili attraverso:

  • la ricollocazione degli insediamenti e delle infrastrutture;
  • la ricostruzione di insediamenti e infrastrutture;
  • la rigenerazione urbana intesa come un complesso sistematico di trasformazioni urbane e degli edifici, nelle aree e nei complessi edilizi caratterizzati dal degrado strutturale, paesaggistico e/o socioeconomico.

PRG: il gruppo di lavoro è intervenuto sulla zonizzazione esclusivamente nelle sottozone analizzate inserendo qualche ipotesi a titolo di suggestione in modo da stuzzicare l’attenzione dei politici su alcune problematiche di seguito elencate:

  • la fuga della popolazione dal calore delle città;
  • la fruizione di un maggior numero di utenti fluttuanti e per periodi più prolungati delle località alpine;
  • l’innalzamento, in un prossimo futuro, della quota altimetrica di utilizzo della montagna da parte di nuove tipologia di utenti, per il lavoro da remoto o per turismo medicale;
  • tutto quel che ne consegue nella pianificazione e gestione di infrastrutture e servizi, soprattutto del fabbisogno idrico.

Lo studio è stato affrontato su una porzione antropizzata di territorio ridotta e sulla specifica tematica dell’edilizia sostenibile, per poter fare delle scelte efficaci il territorio andrebbe analizzato nel suo insieme ed esteso a tutti gli aspetti e i settori direttamente coinvolti. Il consumo di nuovo suolo andrà valutato attentamente a seguito di studi approfonditi, sia delle dinamiche socio-economiche che di quelle naturali, previsto esclusivamente in assenza di alternative possibili e limitato a situazioni particolari in modo da garantire la sostenibilità ambientale della scelta di gestione del territorio.

In maniera puntuale in seno alla NTA sono state inserite disposizioni che conducano a perseguire i concetti sopraesposti mettendo in evidenza le disposizioni in vigore valide e virtuose ai fini dell’adattamento ai cambiamenti climatici e integrando con nuove norme ove carenti.

Le carte della zonizzazione e le NTA sono rappresentate nelle tavole di progetto: PRG NORMES TECHNIQUES POUR LA MISE EN ŒUVRE et  PRG P4-CARTE DE ZONAGE, CARTES DES RISQUES.

RE: il regolamento edilizio, che è lo strumento che regolamenta in modo puntuale le caratteristiche dei fabbricati e delle aree di pertinenza, è stato integrato mediante l’introduzione di disposizioni virtuose che indirizzano la conversione e la trasformazione del patrimonio edilizio esistente, senza nuovo consumo di suolo.

IL Regolamento Edilizio, premesso che deriva dal regolamento edilizio tipo redatto dalla Regione Valle d’Aosta, non è stato integrato nei contenuti dispositivi specifici ma è stato supportato nell’organizzazione concettuale affiancando alle disposizioni esistenti alcune disposizioni in merito alla sostenibilità - in parte ad applicazione volontaria, con incentivi a seconda dell’obbiettivo raggiunto - al fine di renderlo uno strumento partecipato e di coinvolgere tutte le parti in gioco ad una crescita culturale e della consapevolezza (In seno all’articolato vigente è stato inserito l’art. 20bis – Sviluppo Edilizio Sostenibile).

Ad ogni disposizione volontaria applicata viene attribuito un punteggio la cui somma, unita alla classe energetica raggiunta, da diritto a premialità, nell’ambito del progetto: sono state ipotizzate alcune premialità possibili che andranno correttamente verificate e calibrate con un’analisi estesa all’intero territorio comunale in modo da raggiungere i risultati attesi.

Il regolamento edilizio si trova nella tavola di progetto RE-RÉGLEMENTATION DE LA CONSTRUCTION.

PST: Il Piano di Sviluppo Turistico di Courmayeur è stato predisposto nel 2012 ed è ormai da aggiornare, non contiene inoltre nessuna riflessione sui cambiamenti climatici e sulle strategie di adattamento. Con lo stesso approccio del RE è stato rivisto il Piano di sviluppo turistico (PST) cercando di dare delle indicazioni orientate a soluzioni condivise e partecipate dell’offerta turistica e del turismo sostenibile e responsabile, rispetto agli effetti del cambiamento climatico in relazione allo sci, alle attività alternative, alla ricettività, alla modificazione della stagionalità, all’accessibilità, alla salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, proponendo delle offerte turistiche all’insegna della green economy e della cooperazione transfrontaliera.

L’idea è quella di condividere una carta del turismo sostenibile e responsabile come strumento programmatico atto ad aumentare la coscienza e il sostegno verso politiche attive di gestione del territorio, volte a migliorare la gestione del turismo, rispettando i bisogni dell’ambiente, dei residenti, degli operatori di settore e dei visitatori/villeggianti, alla luce delle dinamiche di cambiamento climatico in atto.

Questo strumento è già utilizzato in altre realtà ad esempio per le aree protette; anche in questo caso si prevedono punteggi ed incentivi.

L'aspetto del turismo sostenibile è stato affrontato senza dimenticare che non si tratta di un concetto astratto e futuristico, ma di un impegno che può essere concretamente realizzato se uno sforzo collettivo sarà previsto.

Il piano di sviluppo turistico è rappresentato della tavola di progetto PST-PLAN DE DÉVELOPPEMENT DU TOURISME.

Riflessione finale

Il lavoro svolto nell’elaborazione del caso pilota non ha certo la pretesa di essere esaustivo, essendosi occupato di una porzione ridotta di territorio e di una tematica molto specifica: l’edilizia sostenibile.

Le questioni legate al riscaldamento globale sono numerose e complesse. Per proporre modifiche integrate che abbiano ripercussioni su tutti i settori interessati (agricoltura, servizi, gestione delle risorse naturali, ecc.), occorrerebbe considerare l'insieme del territorio e tutti gli aspetti, non soltanto quello oggetto del presente studio.

Tuttavia, uno degli obiettivi del progetto era quello di sviluppare uno schema metodologico che, applicato all'insieme del territorio comunale ed esteso a tutti i settori direttamente interessati dai cambiamenti climatici, potrebbe portare a modifiche efficaci e coordinate all'interno della zonizzazione del territorio e al testo delle NTA, al fine di un adattamento efficace ai cambiamenti climatici.

Lo schema metodologico che è risultato dal lavoro  e l’approccio di integrazione proposto per gli strumenti di pianificazione costituiscono in effetti delle linee guida per la revisione generale del PRG, da estendere al territorio comunale nel suo complesso, alle diverse tematiche presenti negli strumenti di pianificazione in vigore ed eventualmente ad altre realtà alpine.

 

Développement du projet

Il progetto può essere consultato nella sua integralità sulla pagina dedicata del Comune di Courmayeur.