Obiettivo

Garantire la permeabilità, la qualità e la funzionalità del suolo per assicurare la disponibilità di acqua

Contesto

«Il suolo assicura un'ampia gamma di funzioni ecosistemiche essenziali (...). L'impermeabilizzazione del suolo, vale a dire il suo rivestimento con materiali impermeabili come il cemento o l'asfalto, è una delle principali cause del degrado del suoll nell'Unione europea. L'impermeabilizzazione del suolo aumenta il rischio di inondazioni e di scarsità d'acqua, contribuisce al surriscaldamento del pianeta, minaccia la diversità biologica ... »

Linee guida sulle migliori pratiche per limitare, attenuare o compensare l'impermeabilizzazione del suolo Commissione europea, Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, 2012

Per cercare di controllare il problema dell'impermeabilizzazione del suolo, occorre prendere il controllo della sua gestione, inserendo gli strumenti della pianificazione nelle norme specifiche e nelle tecniche destinate a favorire l'infiltrazione dell'acqua.

Le norme e le tecniche utilizzate per la lotta contro l'impermeabilizzazione sono semplici. Il carattere innovativo risiede piuttosto nel'idea seguente: se ad oggi le norme e le tecniche sono ben note, la loro presa in carico e il loro inserimento rappresentano una novità rispetto al concetto secondo il quale «la rete» è predominante.

Azioni di governance

È importante preservare il suolo per il suo ruolo primario nella gestione delle acque di deflusso favorendo, per quanto possibile, l'infiltrazione locale delle acque meteoriche e promuovendo tutte le soluzioni che aumentino il drenaggio sostenibile e la permeabilità della superficie, incoraggiando anche la raccolta differenziata per evitare lo scarico nei sistemi fognari laddove questi sono già sottodimensionati.

È opportuno orientare le strategie di pianificazione verso norme a favore dell'infiltrazione dell'acqua nel terreno, sia nei documenti di pianificazione locale che nel progetto, secondo i seguenti principi:

  • limitare l'impatto dei nuovi insediamenti utilizzando tecniche e soluzioni rispettose del suolo;
  • compensare rinnovando il tessuto esistente tramite la deimpermeabilizzazione di superfici già costruite.

Aspetti normativi

Norme da inserire negli strumenti di pianificazione a livello comunale:

  • In generale, per i nuovi insediamenti:
    • Mantenere il suolo dove possibile ed evitarne la compattazione/distruzione o collocare rivestimenti assorbenti;
    • aumentare la presenza diffusa ma generalizzata della vegetazione nell'ambiente urbano, aiuole assorbenti, bacini permeabili ecc... ;
    • promuovere aree di compluvio, fossati, trincee drenanti e serbatoi sotterranei.
  • intercettare e riutilizzare, ove possibile, le acque meteoriche mediante adeguate superfici drenanti (l'intercettazione delle acque meteoriche deve essere principalmente assorbita da aiuole con arbusti) in aree edificate;
  • regolamentare la permeabilità degli spazi impermeabili esistenti in caso di ristrutturazione di edifici produttivi, artigianali e commerciali con cambio d'uso;
  • inserire nell'elenco dei lavori connessi all'urbanizzazione primaria quelli volti a limitare il sovraccarico della rete fognaria e del sistema di depurazione (ad esempio fosse drenanti, trincee, ecc.),
  • definire limiti di infiltrazione delle acque in casi specifici esposti ad un elevato rischio di inquinamento, ad esempio se la falda freatica è situata ad una profondità inferiore al metro rispetto al sistema di infiltrazione.

Norme da inserire nei regolamenti di costruzione:

  • istituire linee guida sull'adozione di tecniche di drenaggio durevole nell'edilizia da allegare ai regolamenti di costruzione;
  • allegare ai regolamenti di costruzione una guida sui diversi tipi di rivestimenti del suolo e sulle varie sistemazioni della superficie, tenendo conto delle diverse capacità di drenaggio del suolo per la realizzazione di superfici idonee al trattamento, al riutilizzo e allo smaltimento delle risorse idriche (superfici drenanti per i parcheggi, pozzetti, cisterne interrate, fossi di dilavamento e ritenzione vegetativa delle acque meteoriche stradali - rain gardens, impianti vegetativi per il pretrattamento delle acque meteoriche prima dello scarico, ecc.);
  • stabilire aiuti all'esecuzione per i cantieri focalizati sulla protezione e il ripristino del suolo per evitare la compattazione.

Aspetti tecnici

È quindi importante:

Utilizzare materiali permeabili dove necessario.

Esiste un'ampia gamma di materiali per la realizzazione di superfici permeabili, adatte a diversi utilizzi:

  • l'uso di sistemi erbosi rinforzati da una rete di ghiaia o di erba (ideali per i grandi parcheggi che sono utilizati poco o occasionalmente, come quelli delle stazioni sciistiche, dei campi da golf, dei siti turistici);
  • l'utilizzo di lastre di cemento permeabili con fossati di drenaggio (soluzione ottimale per aree ad alto traffico come supermercati, centri commerciali, ecc.);
  • l'erba (che in realtà non è un materiale permeabile nel senso stretto del termine, ma può facilmente sostituire altri materiali in quanto protegge la superficie del suolo ed evita il deflusso, la polvere e la formazione di fango. Permette una copertura vegetale completa e contribuisce così al mantenimento di un microclima appropriato);
  • una pacciamatura a base di corteccia di alberi o di residui legnosi strutturati (in determinate condizioni - per esempio in mancanza di precipitazioni, di uso intensivo, di esigenze di manutenzione maggiori o di ragioni estetiche) può essere una buona soluzione);
  • la ghiaia o, per superfici più limitate, l'installazione di ponti in legno o in plastica (utilizzati per terrazze da giardino);
  • la ghiaia-prato (che può assorbire fino al 100% dell'acqua piovana) rappresenta attualmente la tecnica più promettente per le aree di parcheggio e le strade poco frequentate, ma occorre prestare attenzione alle restrizioni imposte dai servizi idrici che, in molti casi, per evitare la contaminazione delle acque sotterranee, richiedono lo smaltimento diretto nelle fognature delle acque piovane che si riversano su vaste superfici;
  • gli autobloccanti erbosi (con maggiore stabilità e longevità rispetto alle lastre di plastica, ma i loro costi di installazione sono nettamente più elevati);
  • le superfici in pietra (le superfici semipermeabili più classiche utilizzate in particolare per i marciapiedi o le strade a bassa frequentazione, in funzione degli strati del sottosuolo);
  • blocchi di cemento distanziati (di solito utilizzati per i parchi in aree urbane);
  • blocchi di cemento permeabili (con una struttura solida ma porosa);
  • l'asfalto poroso.


Infiltrare l'acqua attraverso la ritenzione nel substrato, in piena terra o fuori suolo, con vegetazione che consenta l'evaporazione, l'assorbimento da parte della vegetazione e degli spazi tampone limitando la velocità di deflusso, la ritenzione idrica, la diminuzione dei carichi inquinanti per un'infiltrazione progressiva, come ad esempio:

  • bacini d'infiltrazione e bioritenzione: un bacino secco è concepito per ricevere in tempo di pioggia le acque di deflusso per una certa portata; in generale si svuota per un periodo relativamente breve e rimane asciutto in assenza di precipitazioni;
  • trincee drenanti: spazi lineari e superficiali composti da materiale ghiaioso permettono di immaganizzare l'acqua prima di restiruirla. In tal modo permettono di regolare i volumi di acqua e il flusso ma anche di evacuare l'acqua pluviale;
  • pozzetti;
  • compluvi, fossati erbosi: avvallamanti concepiti per trattenere temporaneamente le acque. Si possono realizzare con o senza vegetazione specifica o con bioinfiltrazione (con la sistemazione di materiali e vegetazione che favorisca la biofiltrazione);
  • canali vegetalizzati;
  • avvallamenti vegetalizzati, giardini piovani, (lievi depressioni vegetalizzate che favoriscono l'infiltrazione delle acque piovane: l'acqua è diretta verso il giardino tramite deflusso superficiale);
  • terrapieni;
  • stagni, zone umide, paludi e torbiere (zone umide la cui vegetazione produce torba molto ricca di carbonio organico);

NB: La forma di uno spazio vegetalizzato infiltrante può essere geometrica, lineare o libera a seconda dei vincoli del terreno nel quale viene sistemato.

Punti deboli e opportunità

Buone pratiche già adottate

Obblighi per l'attuazione in Valle d'Aosta

Aspetti di governance

È opportuno prevedere nel programma di lavoro pluriennale l'obbligo, per i piani regolatori, di preservare i suoli per il loro ruolo prevalente in materia di infiltrazione delle acque, secondo i criteri seguenti:

  • Ridurre limitando l'impatto dei nuovi insediamenti utilizzando tecniche e soluzioni rispettose della permeabilità del suolo;
  • compensare rinnovando il tessuto esistente tramite la permeabilizzazione di superfici già attrezzate.

È indispensabile prevedere un aggiornamento dell'arte. 33 degli NA del PTC, in particolare alla lettera d), in cui sono vietati lo scarico delle acque domestiche sul suolo e la dispersione nel sottosuolo delle acque di qualsiasi origine.

Aspetti normativi

  • È importante che i Comuni inseriscano norme per favorire il drenaggio sostenibile nei propri piani regolatori.
  • Occorre definire le sottozone del territorio comunale in cui sono ammessi gli interventi.
  • Occorre verificare che le opere e gli usi previsti non siano in contrasto con la normativa del PTP e del Piano di Protezione delle Acque.
  • Occorre completare i regolamenti edilizi con l'adozione di tecniche di drenaggio durevole le aree edificate.

Raccomandazioni per l'attuazione in Vallese

Questa azione soddisfa il principio 6 della scheda A.9 "Protezione e gestione della natura" del Piano direttore cantonale: «Rafforzare la natura nelle città per migliorare la qualità della vita urbana, limitare il rischio di inondazioni attraverso la creazione di suoli permeabili e lottare contro le isole di calore».

Un certo numero di comuni hanno già attuato questi principi e, il Cantone, attraverso i suoi orientamenti strategici (piano direttore) e il suo sostegno a progetti pilota, incoraggia i comuni a prendere in considerazione le misure proposte da questa azione nella propria politica di pianificazione territoriale, di pianificazione e manutenzione degli spazi e degli edifici pubblici e nell'ambito dei servizi comunali (strade, parchi e giardini, costruzioni, ristrutturazioni ...). I comuni possono anche integrare specifiche basate su alcune di queste misure nei propri regolamenti edilizi comunali e di zonizzazione.
In Vallese, la Città di Sion è un esempio nell'applicazione di buone pratiche e ha pubblicato documenti pertinenti per gli altri comuni del Cantone. Sion affronta così le questioni dei suoli permeabili nel progetto AcclimataSion e propone una guida delle sistemazioni esterne per i proprietari privati. La scheda 9 tratta dei rivestimenti permeabili. Per le collettività e le azioni nel settore pubblico, la Città di Sion ha sviluppato «Le linee guida per la pianificazione e la manutenzione degli spazi pubblici» (capitolo 4 del rapporto di capitalizzazione).

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